L’Accademia Portioli si rivolge a esercenti e titolari di locali, ma anche ai Coffee Lover per offrire un metodo di lavoro e una conoscenza del caffè che permetta di partire dal migliore chicco per preparare la tazzina perfetta. Grazie ai corsi di Accademia Portioli si costruisce un proprio percorso professionale utile e pratico, per imparare a conoscere il caffè e prepararlo al meglio.

La formazione avanzata offerta dalla torrefazione Portioli permette di mettere subito in pratica i concetti appresi in aula e applicarli alla propria quotidianità o realtà lavorativa. In questo modo gli operatori del settore e i veri amanti del caffè possono crescere personalmente e professionalmente.

Storia del caffè

La prima cosa che si apprende al Corso Accademia Portioli è la storia del caffè. Le prime tracce di consumo di caffè risalgono alla regione dell’Etiopia, dove le tribù del luogo utilizzavano i frutti dell’albero del caffè per fare delle bevande energizzanti. Da qui, la conoscenza del caffè si diffuse in tutto il Medio Oriente, grazie al commercio delle spezie.

Il caffè cominciò ad essere coltivato su larga scala a partire dal XV secolo, soprattutto nella regione dello Yemen, dove il suo consumo era molto diffuso. Nel XVI secolo, grazie ai commercianti veneziani, il caffè cominciò ad arrivare in Europa, dove divenne presto una bevanda molto popolare.

Nel corso dei secoli, il caffè ha avuto un ruolo importante nella storia e nella cultura di molti Paesi. In Italia, ad esempio, la tradizione del caffè espresso è nata a Napoli nel XIX secolo, mentre in Francia il caffè ha avuto un ruolo fondamentale nell’epoca dei caffè letterari.

Oggi il caffè è una bevanda diffusa in tutto il mondo, che viene consumata in diverse forme e varianti, dalla classica tazzina di espresso al cappuccino, dal caffè americano al latte macchiato. Il caffè è anche uno dei prodotti più scambiati a livello mondiale e rappresenta un’importante risorsa economica per molti paesi produttori.

Cenni di botanica

Oltre alla storia del caffè, Accademia Portioli offre al corsista una panoramica sulla botanica e sulla coltivazione della pianta di coffea.

Il caffè è una pianta sempreverde della famiglia delle Rubiacee, originaria dell’Africa tropicale. Esistono due principali specie di caffè: il Coffea arabica e il Coffea robusta, entrambi coltivati in varie parti del mondo.

Il Coffea arabica, detto anche “caffè arabo”, è la specie più diffusa e di maggiore pregio. La pianta del caffè arabica può raggiungere un’altezza di circa 3-4 metri ed è caratterizzata da foglie lanceolate e fiori bianchi. I frutti del caffè arabica sono bacche tonde di colore rosso o viola, contenenti due semi piatti, ognuno dei quali è il cosiddetto “grano di caffè”.

Il Coffea robusta, noto anche come “caffè robusta”, ha una forma più robusta e resistente rispetto al caffè arabica. La pianta del caffè robusta può raggiungere un’altezza di circa 10-12 metri ed è caratterizzata da foglie larghe e fiori bianchi. I frutti del caffè robusta sono bacche ovali di colore marrone o giallo, contenenti due semi rotondi.

Entrambe le specie di caffè richiedono un clima caldo e umido per crescere e prosperare. La coltivazione del caffè è un’attività che richiede molta cura e attenzione, dal momento che la qualità della bevanda dipende in gran parte dalla qualità dei semi e dalle tecniche di coltivazione e di lavorazione.

Raccolta e lavorazione del caffè

La raccolta e la lavorazione del caffè sono fasi cruciali per la produzione della bevanda, che influenzano in modo determinante la sua qualità.

I due metodi principali di raccolta e lavorazione del caffè sono:

  1. Stripping o trattamento a secco
  2. Picking o trattamento per via umida

Nel metodo umido (o picking) 

Gli agricoltori passano più volte per la piantagione, raccogliendo solo le bacche mature. I chicchi subito dopo la raccolta subiscono una spolpatura passando attraverso macchinari che, grazie ad un flusso continuo di acqua, tagliano la buccia e la polpa liberando i chicchi. 

Il passaggio successivo è il lavaggio dei chicchi. Il caffè ancora in pergamino viene steso ad essiccare al sole. 

Nel metodo secco (o Stripping)

Metodo che consiste nel raccogliere una sola volta tutti i frutti presenti, quando il grado di maturazione è medio su tutte le piante.

Successivamente le ciliegie vengono stese ad essiccare al sole per circa 1 mese. Una volta essiccate, saranno poi decorticate per ricavarne i chicchi.

La fase successiva è quella della crivellatura, durante la quale i chicchi vengono separati in base alle dimensioni.

Una volta terminate le fasi di raccolta e lavorazione, i chicchi di caffè crudo giungono in torrefazione dove vengono tostati per singola origine al fine di  conferire loro il caratteristico aroma e gusto.

Infine, i chicchi di caffè tostati vengono confezionati in differenti formati in funzione del metodo di estrazione finale.

Se vuoi scoprire davvero tutto sul mondo del caffè l’invito è a iscriverti ai Corsi di Accademia Portioli: approfondirai la tua conoscenza di questa pianta e scoprirai come ottenere la perfetta tazzina di espresso a partire dai chicchi migliori.