La prima macchina da caffè espresso nasce nel 1902 quando venne inventata dal milanese Bezzera, ma i primi modelli avevano il difetto di bruciare il caffè per la poca pressione e le temperature elevate. Con gli anni il sistema di funzionamento si evolve e si passa dalla macchina da caffè a leva a quella idraulica, fino alla macchina ad erogazione continua nata nel 1961, la FAEMA E61.

Oltre alla Bezzera, hanno svolto un ruolo importante nella storia delle macchine da caffè:

  • Angelo Moriondo (1888): per migliorare e velocizzare la produzione del caffè decise di progettare una macchina per la produzione del caffè istantaneo per una frettolosa clientela. Fu così che per l’Esposizione Generale del 1884 al Valentino la sua nuova macchina espresso per fare il caffè fu presentata presso lo stand allestito dall’azienda di Moriondo che ricevette la medaglia di bronzo. La macchina, costruita in collaborazione con il meccanico Martina era in rame e bronzo, alta circa un metro e aveva una forma di campana e aveva vicino un chiosco presso il quale i visitatori potevano degustare il caffè prodotto;
  • Desiderio Pavoni (1905): si tratta di colui che lancia e commercializza in serie la prima macchina da caffè “veloce”, che oggi puoi anche portare a casa;
  • Achille Gaggia (1938): in questo caso dalla tradizione Gaggia nasce la macchina a leva evoluta che eroga un espresso dopo l’altro senza interruzione.

Dal chicco alla macchina: gli step dell’estrazione del caffè

Prima di approfondire funzionamento e componenti della macchina da caffè espresso è importante sapere che per essere estratto il caffè va macinato, dosato e compattato nel portafiltro, per poi essere attaccato al gruppo di erogazione della macchina per espresso, che effettua le fasi di preinfusione ed estrazione della bevanda.

Al premere del tasto di erogazione l’elettropompa alza la pressione dell’acqua e la fa arrivare al gruppo erogatore attraverso lo scambiatore di calore per poi farla diffondere grazie alla doccetta sul macinato e trasformarlo in caffè espresso.

La macchina da caffè possiede due percorsi d’acqua: uno fornisce acqua fresca per l’erogazione dell’espresso tramite lo scambiatore di calore. Il vapore è, invece, prodotto dall’acqua calda all’interno della caldaia.

Funzionamento e componenti della macchina per espresso

Pochi conoscono le componenti della macchina da espresso professionale e le loro funzioni. Tra questi ci sono:

  • Caldaia, contiene acqua calda che si scalda con una resistenza interna e genera il vapore necessario a montare il latte per il cappuccino.
  • Scambiatore di calore: è un cilindro assemblato in sezione alla caldaia contenente l’acqua necessaria per la preparazione dell’espresso e viene scaldato per induzione dalla caldaia.
  • Gruppo erogatore: è la componente a cui si aggancia il portafiltro e prevede un circolo termosifonico per evitare cadute di temperatura del sistema;
  • Pompa: serve a far salire la pressione fino a 9 atmosfere, che sono necessarie all’acqua per attraversare il panetto di caffè macinato ed estrarne le sostanze migliori;
  • Lance Vapore: consentono l’utilizzo del vapore per montare il latte e riscaldare i liquidi.
  • Manometri: indicano al barista in ogni momento la pressione dell’acqua di erogazione e la pressione in caldaia.

Le altre componenti della macchina da caffè professionale

Oltre agli elementi appena visti la macchina da caffè professionale si compone di:

  • Pressostati: controllano la pressione e servono a mantenere costante la temperatura dell’acqua in caldaia mediante l’inserimento o l’esclusione delle fonti di calore. Le macchine di nuova generazione hanno delle sonde di temperatura elettronica, che svolgono la stessa funzione;
  • Elettrovalvole: regolano il corretto flusso dell’acqua o del vapore;
  • Regolatore di livello: mantiene costante il livello dell’acqua all’interno della caldaia.
  • Portafiltro: sono manopole atte a contenere il filtro da 7 o 14g per l’erogazione dell’espresso.
  • Doccette: Sono avvitate al gruppo erogatore, dotate di una retina in acciaio e servono a distribuire in modo uniforme l’acqua calda sul panetto di caffè.

Infine tutte le macchine per espresso sono dotate di una guarnizione in gomma siliconata, che provvede alla tenuta tra il gruppo erogatore e il portafiltro.

Ora che conosci caratteristiche e meccanismo di funzionamento della macchina da caffè professionale è importante sapere che questa necessita di interventi periodici di manutenzione e va pulita quotidianamente. Gli interventi periodici di manutenzione ordinaria riguardano ad esempio la sostituzione di doccette, filtri e guarnizioni, quindi le parti che si utilizzano appunto quotidianamente e che si usurano più frequentemente.  Solo così potrai ottenere sempre un espresso a regola d’arte.

Le macchine da caffè Portioli

GIME sta per Gruppo Italiano Macchine Espresso ed è la società del Gruppo Portioli che progetta e commercializza macchine per caffè, in Italia ed all’estero. Posseduta al 100% dalla famiglia Portioli, GIME intende offrire in esclusiva alla rete vendita Portioli una nuova e diversa arma commerciale per un servizio al bar-cliente sempre più ampio ed articolato.

Inoltre, garantisce delle macchine in perfetta sintonia con le miscele Portioli. In quest’ottica GIME privilegia alcuni fattori: perfetta fusione tra meccanica ed elettronica, design dinamico ed ergonomico, semplicità d’uso e costanza della qualità. In sintesi GIME interpreta tutto l’amore per il caffè e l’engineering più innovativo.

Tra le macchine professionali che Portioli fornisce ci sono:

  • Opera: Design essenziale ad alte prestazioni.
  • Sinfonia: Eleganza e tecnologia di ultima generazione.
  • Melodia: compatta, funzionale, a basso consumo energetico e adatta alle piccole attività.

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