Oggi si sente parlare sempre più spesso di sostenibilità anche applicata al mondo del caffè, parola d’ordine che indica la sostenibilità economica, ambientale e sociale lungo la filiera del caffè. Oggi la coltivazione del caffè vede come problemi principale la ridotta biodiversità e la povertà degli agricoltori e per questo sono tante le iniziative che coinvolgono anche il cliente finale nel fare gesti consapevoli per creare valore per la società e l’ambiente anche quando si tratta di bere un caffè.

Cambiamenti climatici e prezzi equi del caffè sono fondamentali e già nel 1962, al primo accordo internazionale sul caffè, si discutevano le modalità per garantire la sostenibilità economica della produzione di caffè.

Il tutto con la consapevolezza che persone, pianeta e profitto sono collegati.

Il Coffee Sustainability Program della SCA

Da qualche anno la Specialty Coffee Association ha lanciato il programma formativo Coffee Sustainability Program dedicato alla sostenibilità nei suoi pilastri fondamentali (sociale, economico e ambientale). La volontà è quella di approfondire le sfide che comporta agire in modo sostenibile lungo la catena del valore del caffè.

Il Coffee Sustainability Program si sviluppa come i moduli del Coffee Skills Program in tre livelli successivi: Foundation, Intermediate e Professional al termine dei quali, dopo aver superato il test si ottiene una Certificazione SCA.

Il caffè è un prodotto sostenibile?

Il caffè non è sicuramente un prodotto sostenibile dato che oggi i Paesi produttori vivono in condizioni di povertà estrema e con la carenza di infrastrutture. Possiamo dire che la sostenibilità economica della produzione di caffè è legata alla sostenibilità sociale di chi lo vende e proprio i produttori sono tra i soggetti più vulnerabili a causa dei prezzi instabili del caffè.

Importante è anche affrontare il tema della diseguaglianza di genere: le donne coltivatrici di caffè producono meno delle loro controparti maschili perché hanno molto meno accesso alle risorse. Secondo la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), se le condizioni in campo fossero rese uniformi, le donne potrebbero aumentare le rese agricole del 20-30%.

Sostenibilità dalla coltivazione alla tazzina

Oggi il caffè è una delle materie prime più commercializzate al mondo e secondo solo al petrolio con un consumo quotidiano di oltre 2,5 miliardi di espressi. La produzione maggiore si ha nei Paesi in via di sviluppo e il consumo nei Paesi sviluppati, con una richiesta di mercato in continua crescita. La stima è che entro il 2050 la domanda di caffè sarà triplicata.

Per ottenere la sostenibilità dalla coltivazione alla tazzina è importante che ogni consumatore faccia scelte precise:

  • Acquistare caffè con certificazioni Fair Trade e caffè che sostengono le coltivazioni sostenibili e aiutano a migliorare la vita dei coltivatori;
  • Acquistare caffè dalla realtà come Portioli, che controlla la filiera affidandosi a produttori che lavorano rispettando la terra e i lavoratori.

Sostenibilità Portioli

La sostenibilità comprende anche la lavorazione del caffè e in questo senso Portioli si fa portavoce ed esempio per alcune best practice che comprendono:

  • Minimo consumo di acqua e minimo carico sulla rete pubblica, con l’acqua per antincendio, per i servizi igienici e più in generale potabile che proviene da acquedotto in ottemperanza alle normative vigenti;
  • Efficienza energetica di classe A2 dell’edificio;
  • Illuminazione con luce naturale grazie ad ampie vetrate che minimizzano l’illuminazione artificiale.

Oltre a questo l’esposizione delle specchiature è stata scelta per ottimizzare la climatizzazione, infatti le aperture volte a nord non sono mai irradiate e dunque è minimo il contributo dell’irraggiamento al riscaldamento dei locali. Molte delle specchiature sono apribili per creare un “effetto camino” naturale nelle stagioni calde. Tutte le zone uffici sono climatizzate con energia elettrica che è annoverata tra le fonti più sostenibili. È prevista anche una quota di autoproduzione con un impianto fotovoltaico da 100kWp installato in copertura.

Anche i prodotti Portioli nascono all’insegna della sostenibilità. Pensiamo ad esempio alle palettine di legno di bamboo per mescolare il caffè completamente biodegradabili e ai bicchieri di carta in cartoncino in 100% fibra vergine.

Infine Portioli dona alle associazioni benefiche prodotti fuori stagione o in scadenza, come nel caso delle lattine di caffè da 250g devolute alla Protezione Civile.

Il caffè più buono è un caffè sostenibile: per questo ti invitiamo a scegliere Portioli per un atto quotidiano a favore dell’ambiente e dei produttori di questa materia prima così importante.